Vogliamo parlare di come si influenzano le elezioni?
Bene, facciamolo, da bravi #trollrussi.
Italia, 1947-1948.
Il nostro Paese è appena uscito dalla fase costituente, dove le forze socialiste (PSI+PCI) pesavano per una dozzina di seggi più della Democrazia Cristiana.
Per le elezioni dell'aprile '48, PSI e PCI unirono le forze nel Fronte Democratico Popolare (FDP): al municipio di Pescara, nel febbraio dello stesso anno, il FDP prende 10% rispetto al 1946.
L'estate prima, quella del '47, un gruppo di deputati americani, visitando l'Italia, dirà: "Il Paese è sotto grande pressione da dentro e fuori per virare a sinistra e adottare un'organizzazionale nazionale collettivistico-totalitaria".
La pressione (made in USA) sull'Italia era enorme: il vice-premier Lombardo, nel maggio del '47, fece ritorno a Washington per ri-chiedere aiuti, inspiegabilmente 'congelati' da parte USA. Per il NYT la causa sarebbe il possibile avanzamento della Sinistra nel Belpaese.
Per sbloccare gli aiuti, De Gasperi - così come il governo francese - dovette sciogliere il gabinetto e allontanare i comunisti.
Paul Ramadier, primo ministro di Francia, affermerà: "Un po' della nostra indipendenza se ne va con ogni prestito che otteniamo"
Il Time, nel marzo del '48, scriveva che una possibile vittoria della sinistra avrebbe messo l'italia "sull'orlo della catastrofe".
William Colby, ex direttore della CIA, afferma che "fosse questa paura a portare alla formazione dell'Ufficio di Coordinamento Politico, che diede alla CIA la capacità di intraprendere politiche segrete, propaganda e operazioni paramilitari"
In quei mesi, circa 10 milioni di lettere vennero distribuite tramite posta e giornali - senza considerare stazioni radio, Chiesa e altri privati - agli italo-americani per far in modo di avvertire amici e parenti in Italia del "pericolo bolscevico".
Pensate, nacque persino un "Comitato per Aiutare la Democrazia in Italia", che distribuì da solo mezzo milione di cartoline illustranti la sorte che sarebbe toccata agli italiani scegliendo la "dittatura straniera" russa.
Una di queste lettere contiene un chiaro avvertimento: "Se le forze della vera democrazia dovessero perdere in Italia, il governo americano non manderà più soldi all'Italia e noi, tuoi parenti, non manderemo più soldi a voi".
1 milion e 200000 italiani ricevettero su onde corte messaggi giornalieri da parte di famosi Americani, avvertendoli che le elezioni sarebbero state "una scelta fra la democrazia e il comunismo, Dio e l'ateismo, l'ordine e il caos". Messaggi pagati dal Dipartimento di Stato.
Pensate che per contrastare la propaganda dei comunisti italiani che descriveva la situazione oltraggiosa dei neri d'America, the Voice of America mise in circolo che "una coppia di negri si era riscattata e aveva fatto una fortuna nel mercato della spazzatura".
Visto che si parla tanto dei rubli da Mosca, perché non si parla mai del milione di dollari - una cifra astronomica per l'epoca - dati ai partiti di centro nel '48 dalla CIA, come da quest'ultima confermato?
Howard K. Smith osservò invece che "i Russi provarono a rispondere con pochi e flebili mosse [...] ma non c'era modo di resistere a un tale maremoto"
Per farvi capire la quantità di materiale messo in circolo dalle forze anti-socialiste, quest'ultime spesero sette volte e mezzo di più rispetto al FDP, la sola Democrazia Cristiana quattro volte di più.
Così si manipolano le elezioni #trollrussi
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Ho finito la lettura di "02/02/2020 La notte che uscimmo dall'#euro" di Sergio Rizzo (ed. Feltrinelli). Ricostruisco L'"opera" e il "pensiero" dell'autore:
Il Partito del Nord e il Partito Populista vincono le elezioni. A unirli? Solo l'odio verso l'UE. Nominano un presidente del Consiglio fantoccio, che finirà per farli unire nel Partito Sovranista Italiano, composto da loro, da parti di Forza Italia e dalla sinistra
Il Governo, in barba ai Trattati UE, avvia assunzioni nella pubblica amministrazione, nelle forze dell'ordine; procede alla riapertura della Cassa del Mezzogiorno col suo Ministro ex-commesso; disdice l'accordo col Canada (#CETA) e fa partire la seconda battaglia del grano