In questi giorni, numerosi commentatori hanno affermato che #Autostrade si sarebbe “controllata da sola”, una ricostruzione prontamente cavalcata dagli esponenti del governo per escludere ogni concorso di responsabilità. Si tratta, però, di una ricostruzione erronea. #thread
La Convenzione del 2007 afferma (art. 28) che la concedente (all'epoca, Anas) vigila sui lavori di adeguamento delle autostrade e di manutenzione ordinaria e straordinaria, tanto che la concessionaria è tenuta (art. 3) a trasmetterle tempestivamente i relativi progetti.
Più in generale, l'art. 7 della Convenzione attribuisce alla concedente la facoltà di “richiede[re] informazioni e effettua[re] controlli, con poteri di ispezione, di accesso, di acquisizione della documentazione” per garantire il rispetto degli obblighi convenzionali.
Queste funzioni ricadevano in origine sull’Ispettorato di vigilanza sulle concessioni autostradali istituito presso l’Anas; nel 2011, se ne dispose lo scorporo a favore della costituenda Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali, che, però, non vide mai la luce.
Nel 2012, le funzioni furono trasferite al Ministero dei trasporti con la creazione di una Struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali, che assorbiva le risorse finanziarie e umane dell'Ispettorato. Nel 2014, la Struttura divenne un'autonoma Direzione generale.
Alla Direzione generale competono appunto “vigilanza e controllo sui concessionari autostradali, inclusa la vigilanza sull'esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e il controllo della gestione delle autostrade il cui esercizio è dato in concessione”.
Nessun dubbio, dunque, sul fatto che il Ministero godesse dei poteri normativi necessarî per vigilare. Come tali poteri siano stati impiegati è questione diversa. Ecco cosa dichiarava nel 2016 il responsabile della DG, in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera.
La tabella riporta l'andamento delle verifiche compiute dall'Ispettorato-Struttura-Direzione generale tra il 2008 e il 2016. Le ispezioni si sono ridotte da 1427 (2011) a 820 (2015); i sopralluoghi sulle nuove opere da 590 (2010) a 199 (2015). #finethread
La bufala del giorno è forse quella della tassa sul #parmigiano proposta dall'Onu. Dico "forse" perché le cose sono un po' più complicate di come sembrano. ilpost.it/2018/07/19/oms… #thread
L'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso il mese scorso, in preparazione del meeting di alto livello fissato per settembre, un documento sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili, intitolato "Time To Deliver". who.int/ncds/managemen…
Il @sole24ore ha pubblicato sull'iniziativa un articolo allarmato che ha prodotto altri allarmi. @lucatelese: "l’Onu vuole imporre una tassa del 20% su olio, grana, parmigiano e prosciutto". Salvini: "Parmigiano come il fumo? All'Onu sono matti". ilsole24ore.com/art/impresa-e-…
1) La Commissione ha comminato a Google un'ammenda di 4,34 miliardi di euri. Si tratta della multa più alta nella storia dell'antitrust mondiale e quasi doppia il precedente record: la multa di 2,42 miliardi di euri inflitta nel 2017 dalla Commissione... a Google.
2) L'entità della sanzione – che la Commissione avrebbe potuto fissare fino a un massimo di 9,45 miliardi, ma gli analisti stimavano intorno ai 2,5 miliardi – spiega molto della portata del caso. Il futuro politoc del commissario Vestager sarà definito dal caso (dai casi) Google.