Ho fatto una veloce ricerca per capire il rendimento del capitale garantito in altri settori regolati (tutti monopoli naturali). È stato come aprire il vaso di Pandora ed #autostrade ma, soprattutto, la parte pubblica che ha firmato quelle Convenzioni, ne esce malissimo.
Questa è SNAM. Il rendimento medio ponderato reale ante-imposte del capitale è 5,4%. #autostrade è 10,21% #thread->
Questa è Terna. Il rendimento medio ponderato reale ante imposte del capitale è 5,3%. #autostrade è 10,21%
Questi sono i rendimenti nel settore elettrico. Il rendimento medio ponderato reale ante imposte in Italia è 4,1%. #autostrade
Questi sono altri dati del rendimento del capitale per gas ed energia elettrica. Siamo sempre là. Molto lontani dal 10,21% di #autostrade
E questi sono i dati di Aeroporti di Roma. Nettamente superiori ai precedenti. Indovinate chi controlla AdR? 8 lettere, la prima e l’ultima lettera sono una A. Ma ci sarebbe una ipotesi di spiegazione ->
La causa principale di tali differenze è l’adozione di un tasso ‘free-risk’ (in genere il BTP decennale) molto più alto in passato rispetto ad oggi. Infatti il rendimento del BTP è sceso molto negli ultimi anni.
Quindi qui non si contesta il rendimento del capitale garantito ad #autostrade (nel 2007 quel calcolo aveva un senso), quanto il fatto che tale rendimento non sia stato sottoposto a revisione successivamente, garantendo così uno straordinario extraprofitto al concessionario.
Era possibile revisionare quel rendimento? Come è possibile per lo Stato legarsi le mani così a lungo, consentendo al concessionario di vincere una ‘scommessa’ sui tassi, perché di fatto questo è avvenuto?
Infine, perché un rendimento del capitale pressoché uguale è stato garantito anche per gli investimenti della #Gronda? Visto che eravamo nel 2017 ed il BTP era ai minimi storici? Forse perché non era possibile introdurre concorrenti? (per questo c’è voluto l’ok della Vestager)
È un’ipotesi plausibile. In altri settori regolati, la revisione del rendimento del capitale è almeno biennale da parte di un’autorità indipendente. Nei trasporti, stranamente, l’autorità, di recente istituzione, aveva poteri solo per le nuove concessioni.🤔 #autostrade
Come ho già scritto, il fatto davvero impressionante non è tanto il 10,2% di rendimento garantito nel 2007, quanto il fatto che nel 2017 quel rendimento sia stato sostanzialmente confermato. Bisognava #farepresto? E quello era l’unico rendimento ritenuto congruo da #autostrade?
La replica di #autostrade sconcerta. Come è possibile dire che il rendimento 10,2% non rileva granché perché remunerava modesti investimenti, come se investire poco fosse una cosa normale? Nulla dice sul WACC degli investimenti di €8miliardi (tra cui #Gronda) autorizzati da UE.
Nei settori dove le authority funzionano (o almeno così sembra), il tasso free-risk, elemento decisivo per il calcolo del rendimento medio ponderato del capitale garantito al concessionario, viene aggiornato ogni 2 anni. #Autostrade
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A cosa serve la #fatturaelettronica? A produrre circa €2miliardi di maggiori imposte (tra IVA e dirette). Ci riusciranno? I dubbi sono numerosi. Eccone alcuni, tratti dalla nota redatta a nov/17 dal servizio bilancio del Senato. 1/7
Pronti, via e viene sferrato il primo colpo. I margini di incertezza sono così ampi che avrebbero suggerito una contabilizzazione di quei proventi solo DOPO l’effettivO conseguimento. 2/7
Nel promettere maggior gettito fiscale, la #fe si sovrappone parzialmente ad altri provvedimenti per i quali erano già stati contabilizzati dei proventi. Che fanno? Prendono due volte i maggiori incassi? 3/7
Alla fine degli anni ‘70, la pace in Europa era un fatto già acquisito. C’era da creare una società aperta, promuovere creatività e benessere. 2/10
A tal fine, avviarono l’unione monetaria. Ignorando Milton Friedman, per il quale la politica monetaria non può far migliorare la crescita di lungo termine di un’economia ma, se male utilizzata, è come lanciare una chiave inglese in un macchinario. La lanciarono. 3/10
#Savona ricorda che il 2,4% scaturisce da un dato di partenza già al 1,2%. Ha inoltre chiara, a differenza di tanti altri chiusi nella loro torre d’avorio, la sofferenza di milioni di italiani.
Siamo su un sentiero di contrazione del PIL per dinamiche internazionali che colpiscono tutti i Paesi (previsto al 1% per il 2019 a legislazione vigente). Si voleva forse affossare il Paese con una stretta fiscale? #Savona
Gli investimenti (pubblici e privati) leva essenziale per generare crescita nei prossimi anni. #Savona
Arrivano i primi numeri:
Si parte da una crescita per il 2019 del 0,9% ed un deficit/PIL (tendenziali, cioè a legislazione vigente) del 1,2%. Con il mancato aumento dell’IVA saremmo già arrivati al 2% circa. Qualcuno voleva forse aumentare l’IVA in questo Paese? #tria
Il Governo conta quindi di passare dallo 0,9% di crescita (reale, quindi al netto dell’inflazione) al 1,6% per il 2019 e 1,7% per il 2020. Facendo molto affidamento sugli investimenti pubblici. In questo scenario, debito/PIL dovrebbe scendere di 1% all’anno. #Tria
Dettaglio tecnico non da poco: si agirà sulle uscite e non sulle entrate per contenere eventuali scostamenti dall’obiettivo del 2,4%. #tria
Non scopro nulla dicendo che il problema del 2,4% del #Def non è l’inesistente ‘fardello del debito sulle prossime generazioni’ (infatti il saldo è simile a quello dei precedenti Governi e debito/PIL resterebbe stabile o in calo), quanto le dita negli occhi alla #UE...
...a cui diciamo chiaramente che il fiscal compact (peraltro violato da mezza Europa sin dalla sua introduzione) è carta straccia, perché deprime crescita e sviluppo del nostro Paese... #def#manovra
...e notoriamente loro sono famosi per insistere nei loro errori, perché ammetterli sarebbe fatale. Significherebbe ammettere anni di errori (almeno da Deauville 2010) e, come hanno ammesso Lagarde e Draghi, bruciare l’immenso capitale politico che è stato speso per quei dogmi...