Thread by @AlienoGentile

La richiesta più frequente che mi viene fatta dalle persone che si confrontano con me su temi di economia e finanza è: "come posso proteggere i miei risparmi dalla situazione che stiamo vivendo? Devo portare i miei soldi all'estero?"

La risposta non è affatto semplice. Thread →

Innanzitutto bisogna chiarire da cosa ci si voglia proteggere:
- Uscita dell'Italia da €?
- default nazionale?
- intervento fiscale lacrime e sangue con patrimoniale pesante e non so che altro di più?
Ciascuno di questi eventi presuppone difese diverse →

Ma queste difese possono anche rivelarsi inefficaci o dannose, se non si "indovina" il giusto scenario ed in ogni caso sono spesso costose. Per questo è difficile per me dare risposte solide come fossero sentenze.

#eurexit è stato più volte detto che "non è nel programma" →

eppure il tarlo resta. Come mai? Perché diversi componenti della maggioranza hanno una comunicazione ambigua e sembra di cogliere nelle rassicurazioni un tono di scherno. Questo disorienta gli operatori sui mercati, figuriamoci i normali cittadini più impreparati e indifesi →

Certo, a prescindere dalla loro comunicazione, uno potrebbe pensare di portare i soldi all'estero (in trasparenza e dichiarando, ovviamente). Ma se poi l'intervento fosse proprio castigare gli "autorazzisti" che esportano capitali, collaborazionisti dell'Europa "cattiva"? →

Non esiste un set di regole a cui poter fare riferimento, perché chi ha queste domande che ronzano in testa sta cercando di proteggersi da chi le regole le scrive. E' questo che ci fa sentire impotenti come passeggeri di un aereo col dubbio che il pilota sia un kamikaze →

Se si teme che i propri risparmi vengano convertiti in una ipotetica "nuova Lira" e rapidamente svalutati, si può facilmente utilizzare strumenti che rispondono a disciplina giuridica estera o internazionale. Chiedete al vs. consulente finanziario di fiducia come fare →

Più ancora che come risparmiatore, il problema è infatti nel ruolo di cittadino: l'ambiguità trasmette incertezza del diritto, insicurezza della possibilità di appellarsi a regole che tutelino valori che consideriamo fondamentali e che potrebbero essere riscritte (e male) →

Senza contare che non va dimenticata una cosa: queste fondate e ragionevoli sensazioni sono pur sempre ancora solo delle sensazioni. Altre volte in passato non si sono concretizzate paure diffuse. Non lasciamo che la paura annebbi la lucidità, vale in entrambi i sensi →

nessuna passività quando, per esempio, qualche bulletto degno de "il signore delle mosche" è preso da pulsioni anti-abortiste che mettono in un angolo la dignità ed i diritti delle donne. Lascio rispondere il premio Nobel William Golding, autore del libro:

ugualmente nessun disfattismo: i lapsus più o meno voluti dei componenti del governo potrebbero essere la conferma che si voglia cercare l'incidente con la UE e attivare il "piano B", ma sono anche coerenti con le palesi carenze che mostrano ogni volta alla prova dei fatti →

Quello che possiamo chiedere da subito alla magigoranza di governo, è di piantarla con le ambiguità, interrompere la linea di dichiarazioni shock smentite poche ore dopo dicendo che erano considerazioni personali. Chi ricopre ruoli pubblici deve ponderare le parole. →

L'unica protezione certa è restare informati, farsi domande, evitare il confirmation bias, e attivare accorgimenti semplici di protezione che un bravo professionista saprà indicarvi

E se temete i bulli, rileggete "il signore delle mosche" e tenete alta la banciera della speranza

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